lunedì 17 settembre 2012

Poveri morti e cannibalismo.

Gironzolando per casa con la radio accesa, sintonizzata su una emittente romana, mi capita di ascoltare uno spot su un servizio "low-cost".
Ma questo non sarebbe un problema, visto che in tempo di crisi la maggior parte dei messaggi pubblicitari sono basati proprio sulle parole "risparmio, occasione, offerta,  promozione, sconto".
Incuriosita, vado a vedere il sito dell'azienda in questione, e mi appare uno slogan: "Il pagamento sarà l'ultimo dei tuoi pensieri".  Leggo ancora: auto + feretro + composizione floreale con nastro e dedica = da Euro 1.390, con possibilità di accedere a varie formule personalizzate.
Si parla di funerali, certo. E non dovrei essere così colpita, nè scandalizzata.

Sono andata addirittura a rileggermi un po' di  Freud, che nel suo "Totem e Tabù" identifica il culto dei morti tra le regole rituali più importanti della società evoluta,  insieme al trattamento dei nemici e il rapporto con il potere (capi, sovrani). Il mio atteggiamento,  secondo Sigmund, in poche parole deriverebbe dal rifiuto per la morte, che mi spingerebbe a coltivare sensi di colpa nei confronti dei defunti.
E allora mi spingo ad immaginare un mondo, paventato già da illustri scienziati,  in cui non esistano più risorse energetiche, ed il cibo diventi insufficiente per sfamare l'intera umanità.
Come già avvenuto in altri periodi storici,  la carestia spingerebbe forse ad episodi di cannibalismo?

Se pensiamo al mondo animale, il fenomeno  è comune: le ragioni risiedono, oltre alla scarsità di risorse alimentari, anche nella necessità  di eliminare giovani imperfetti che trasmetterebbero alla specie un patrimonio genetico inadatto, oppure per eliminare la discendenza che la femmina ha avuto da un differente maschio, imponendo la propria.

L'ultimo episodio che ricordo, per quanto riguarda gli esseri umani, è la sconvolgente pratica diffusa per qualche anno in Corea, dopo l'arrivo al potere di Pyongyang, nel 1994.

Là venivano uccisi soprattutto bambini, venduti come carne da mangiare.

Certo, i vecchietti sono meno teneri...

















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