sabato 23 marzo 2013

Se il cellulare si autodistrugge...

Illustrazione di Giancarlo Caracuzzo.


Quante volte, di fronte al malfunzionamento del cellulare, o della lavatrice, ci siamo sentiti dire da un  tecnico:"Non le conviene proprio ripararlo, il costo sarebbe troppo alto" oppure:"Quel pezzo di ricambio non viene più prodotto". E quante volte ci è venuto il dubbio che alcuni oggetti abbiano una "obsolescenza programmata", per costringerci a riacquistare?

Avevamo ragione, purtroppo. Un gruppo di ecologisti tedeschi, in collaborazione con il Prof. Kleiss, della facoltà di Economia di Aalen, ha studiato una ventina di elettrodomestici e altri prodotti di largo consumo, stabilendo che, mentre negli anni '70 l'aspettativa sulla durata di un elettrodomestico era di 20/30 anni, oggi una lavatrice od un frigorifero durano mediamente 3 anni.

Altri esempi: per la risuolatura delle scarpe vengono usate suole incollate che si consumano rapidamente, ma che è poi impossibile distaccare per sostituirle. In molte chiusure lampo di giacconi i denti sono costruiti a spirale, in modo da rendere l’anima prima del dovuto. 

E io non lo sapevo, ma anche in passato alcune aziende studiarono dei complotti nei confronti dei consumatori. Già nel 1924 i produttori di lampadine elettriche stabilirono di ridurne la durata media, da 2.500 ore a 1.000 ore. Così come la Dupont, che nel 1940 lanciò le rivoluzionarie calze di nylon, ma più tardi decise di modificarne la fibra per renderle meno resistenti.

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